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Compagnia Cantieri Napoletani SpA - Costruzioni imbarcazioni di legno
Compagnia Cantieri Napoletani SpA - Costruzioni imbarcazioni di legno

Inserito da      Compagnia Cantieri Napoletani

Settore: Nautica e Shipping

Inserito il 04-08-2023


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Il Cantiere nasce nel 1933, come Cantiere Navale Giuseppe Ferbo S.a.S., che costruisce e ripara imbarcazioni di legno. Nel 1946, dopo la guerra, la Società cambia denominazione in Cantiere Navale Giuseppe Ferbo & Figli passando alle riparazioni, sia di natanti di legno, che in ferro.

Nel 1979 viene assorbito dalla società Tecnaval srl che nel 1986 si fonde con la società Cantieri Navali Ferbex srl. Nel 1997 i lavoratori in perfetta continuità con la tradizione cantieristica si costituiscono in cooperativa e rilevano il cantiere che diverrà Cooperativa Cantieri Navali Megaride.

 

Nel 2014 per far fronte alle nuove sfide di un mercato sempre più competitivo ed evoluto, con l'ingresso di nuovi soci, il cantiere, forte di una grande professionalità ed esperienza, è in grado, con la stessa bravura, di eseguire sia le nuove costruzioni che le riparazioni navali con la stessa maestria.

Nel Cantiere sono state realizzate nuove costruzioni fino a 2500 TSL, grandi riparazioni e trasformazioni di traghetti, zattere, draghe, petroliere, ecc. in un'area demaniale di 13.500 mq. di cui 3000 mq. di aree coperte, 7000 mq. scoperte e 3500 mq. di specchio acqueo, con banchina attrezzata per l'ormeggio di navi ai lavori e per l'ormeggio del bacino di carenaggio con una spinta da 1700 tonnellate.

Compagnia Cantieri Napoletani è un aderente a Marea Azzurra.


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Farmadvisory START INDIA by FARMADVISORY Un grande mercato e infinite potenzialità. • L’India, con la sua prorompente forza demografica e un mercato interno in rapida espansione, è destinata ad assumere un ruolo da protagonista nell’economia mondiale, posizionandosi come meta di export e investimenti oltre che come base per la ri-esportazione nei Paesi limitrofi. • Dal 2014 ad oggi, il Governo guidato dal Primo Ministro Modi, attualmente al suo terzo mandato, ha messo in campo un programma di riforme ispirate a un modello di Paese “Self-reliant” e volte a favorire una sempre maggiore attrazione di investimenti diretti esteri. Perno di tale obiettivo di medio-lungo periodo sono i programmi "Make in India" e “Assemble in India for the world”, miranti alla trasformazione dell'India in un hub manifatturiero globale, attraverso il rilancio del settore manifatturiero e l’incremento della competitività del Paese, nel quadro di una ristrutturazione complessiva delle catene del valore. • Fra India e Italia, le visite e i rapporti politici al più alto livello si sono moltiplicati e rafforzati negli ultimi anni, fornendo un’adeguata cornice allo sviluppo di un partenariato economico solido e di ampio respiro, con particolare focus su cinque settori chiave identificati nel Piano di Azione 2020-2024, adottato nel corso del Vertice fra i due Primi Ministri di fine 2020: green economy, industria dell’agro-alimentare, infrastrutture, digitale e manifatturiero/lifestyle. • Nel 2023, macchinari e apparecchiature hanno continuato a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 40%, mentre al secondo posto si sono posizionati i prodotti chimici (11,3%); per quanto riguarda invece le esportazioni indiane verso l’Italia sono preponderanti i beni che rientrano nelle categorie prodotti della metallurgia; prodotti chimici e tessile-abbigliamento-accessori in pelle. • Sono più di 700 le imprese italiane in India, con forme di presenza che variano fra sussidiarie possedute al 100%, Joint Ventures (soluzione preferita dalle PMI e d’obbligo nei settori con tetti massimi agli investimenti stranieri) o uffici commerciali di rappresentanza.
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