Il termine “Growth Hacking Marketing” è stato coniato qualche anno fa da Sean Ellis, un visionario ed affermato imprenditore statunitense e rappresenta un innovativo approccio alla strategia di marketing e comunicazione ed al posizionamento del brand aziendale, sfruttando strumenti e canali digitali, analisi dati, automazioni, IA, test rapidi ed economici . Il Growth Hacker fonde differenti skills, maturate da esperienza e formazione, che spaziano nei settori del marketing, del business, della psicologia comportamentale e nel settore tecnologico digitale. La strategia di marketing di un’azienda permette di prevedere e programmare ogni singolo processo di comunicazione su ogni singolo canale di comunicazione attivato. La costruzione di una efficace strategia di marketing passa attraverso lo studio approfondito del Modello di Business, analisi dati, test di ottimizzazione, e deve tenere in considerazione tutte le caratteristiche aziendali che possono intervenire nei vari step del contatto con il cliente/utente ( UX – User Experience). Indagare e rintracciare tutti i touchpoint di comunicazione aziendale, ( punti di contatto con l’utente), consente di programmare tutte le azioni da eseguire in cascata in funzione del comportamento utente in quel dato momento ed ottenere rapidamente gli obiettivi prefissati di crescita ed ottimizzazione processi. E’ evidente il guadagno competitivo ed il risparmio di risorse che genera un approccio sistemico alla progettazione della strategia di marketing e comunicazione con la filosifia del Growth Hacking. Il mio approccio alla costruzione della strategia di marketing e comunicazione è programmatico, ma con un concetto olistico, perché il risultato di una strategia di marketing ben costruita è più potente ed efficace della somma delle singole operazioni svolte separatamente. In fase di studio e progettazione della strategia di marketing e comunicazione vengono prese in considerazione tutte le variabili che concorrono con la realizzazione del piano di lavoro, ecco alcuni esempi: Mettendo a sistema le variabili interne ed esterne all’azienda, con gli obiettivi di breve, medio e lungo termine, è possibile delineare tutti i task operativi, ( attività da svolgere), necessari alla realizzazione del Progetto di Business ed individuare gli obiettivi intermedi e gli indicatori di prestazione, ( KPI ), che compongono il percorso di lavoro. Il raggiungimento degli obiettivi intermedi diventa il presupposto di continuazione dei lavori senza interventi sulla strategia, viceversa, in caso di obiettivi mancati o superati, dovranno essere studiati i feedback per elaborare gli eventuali aggiustamenti operativi.
Come progetto una Strategia di Marketing