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La gestione della tesoreria aziendale al tempo del Covid
La gestione della tesoreria aziendale al tempo del Covid

Fornitore      Michele Maria Tammaro

Settore: Credito e finanza

Prezzo: free


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COVID-19: rispetto allo scorso 15 luglio, alle circa 13.360.401 persone affette, oggi sono 16.737.842 circa, di cui ai 7.441.446 sono oggi 9.749.159 i ricoverati, mentre le vittime sono passate da 579.546 a circa 660.383.
Nel corso di quasi due settimane, in Italia: i 243.344 casi, oggi sono saliti a 246.488 circa, i 195.441 guariti, oggi sono passati a 198.756, mentre i 34.984 decessi sono oggi 35.123.
Mentre si intrecciano messaggi positivi e di invito alla prudenza nella gestione delle relazioni interpersonali, guardando l'impatto generato dal Covid sul tessuto delle imprese italiane mostra ancora tutti i suoi effetti.
Ma la gestione della Tesoreria aziendale "al tempo del Covid” si è rivelata utile o meno?
In tempo di "pace”, la mia attività di Tesoriere d'Impresa, si caratterizza per lo sviluppo di specifiche strategie finalizzate a monitorare e gestire i fabbisogni finanziari dei miei clienti.
Minimizzare le inefficienze ed ottimizzare il ricorso al credito è uno dei miei principali obiettivi.
Lo strumento che viene utilizzato è il piano di tesoreria: un'articolazione di procedure con cui poter perseguire questi obiettivi in funzione delle specificità di ogni impresa.
La gestione della tesoreria si caratterizza, per delle previsioni "affidabili” dei flussi di cassa, che determinano conseguentemente la scelta di strumenti finanziari (lato impieghi) e la definizione dell'asset allocation utile a gestire la liquidità aziendale eccedente l'attivo circolante.
Fino a gennaio scorso, ante Covid, la gestione della tesoreria d'Impresa, veniva strutturata con l'ausilio di sistemi di controllo con cui poter gestire e ponderare i flussi monetari…raramente veniva ipotizzato uno scenario disarticolato come quello che invece ha prodotto la pandemia.
Il nemico "principe” del Tesoriere di Impresa è il "rischio di liquidità”. Esso rappresenta il rischio che l'impresa, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico. E' quindi "costretta” a sostenere costi addizionali, non previsti, per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità potenzialmente pericolosa per il prosieguo dell'attività aziendale.
L'Azienda che esprime la propria capacità di generare flussi di cassa nel lungo periodo, mediante la gestione operativa "dinamica”, ha dimostrato in questi mesi una grande qualità. I flussi di cassa misurano la performance aziendale: rappresentano la sua capacità di sviluppo sostenibile grazie alla quale è in grado di remunerare e rimborsare il debito ed il capitale.
L'attività di tesoreria si è quindi rivelata una solida base per una efficace gestione delle entrate e uscite di cassa, riuscendo, grazie alla strategia operativa sottostante a contenere gli effetti generati dal covid sull'assetto finanziario o addirittura a mantenere efficiente la struttura del capitale circolante.
La tesoreria è quindi sempre più sinergica allo sviluppo dell'azienda: riuscire a mantenere una forte connessione con l'attività di Credit Management permette di definire tutti i processi con cui viene generato e gestito il credito commerciale e quindi l'area finance.
Il Covid-19 ha reso ancora più centrale nella struttura aziendale il ruolo del Tesoriere e del Credit Manager: a seconda della dimensione dell'azienda, spesso ricoperto da due figure distinte, che, con il diminuire della dimensione e della struttura interna, coincidono con un medesimo attore: una figura poliedrica che riassume molteplici competenze (economiche, finanziarie, contabili, fiscali, informatiche) con una pluralità di compiti:
• assicurare all'azienda risorse finanziarie tali da sostenere l'attività corrente e assicurarne lo sviluppo futuro, supportando il top management nelle operazioni straordinarie
• proteggere l'azienda dai rischi finanziari
• ottimizzare il valore del cash flow, mantenendo una struttura finanziaria ottimale
• fornire previsioni economico-finanziarie attendibili
• minimizzare il rapporto tra oneri e proventi finanziari
• fornire all'alta direzione un reporting finanziario adeguato
• massimizzare il valore della comunicazione finanziaria.
Le strategie e le tattiche operative con cui poter gestire l'assetto finanziario delle imprese, per effetto del Covid, sono cambiate velocemente.
Le Imprese che nel tempo si sono strutturate avvalendosi di queste specifiche professionalità si sono mostrate molto più reattive e maggiormente in grado di gestire lo shock generato nel mercato e nel loro assetto finanziario dalla pandemia, meno condizionate dal "credito di emergenza”.
La policy del Credito con cui il Credit Manager misura e gestisce il rischio del credito commerciale ha subito una up grade nei parametri di protezione.
L'asset allocation con cui poter gestire la liquidità aziendale ha subito anch'essa una sostanziale correzione: la duration media del portafoglio e la selezione degli strumenti di gestione hanno spinto, con il passar dei mesi, ad una maggiore attenzione alla gestione della liquidità grazie alla quale poter "integrare” possibili ulteriori colpi di coda del Covid nelle strutture finanziarie delle imprese.

.…il Credit Management e la Tesoreria di impresa rappresentano uno dei pilastri con cui le imprese potranno "reagire” ai futuri shock esterni del mercato….e siamo solo all'inizio….

….to be continued….