Fornitore Antonio Censabella
Settore: Servizi alle imprese
"La crisi di impresa è un fenomeno che negli ultimi anni ha acquisito sempre maggiore importanza, non solo per l'aumentata rischiosità delle attività economiche conseguente alla crescente dinamicità dei mercati e alla globalizzazione, ma anche per i riflessi che la congiuntura economica ha avuto e sta avendo sulle imprese. Il nostro sistema, fondato per oltre il 90% su piccole e medie imprese, da sempre sottocapitalizzate e abituate a ricorrere al credito bancario a breve, sta soffrendo in modo particolare per le conseguenze della crisi. Non solo, ma le banche italiane, specie le più importanti, hanno imposto rientri indiscriminati alle imprese affidate, senza distinguere fra le aziende sane e quelle in crisi. Più grave ancora è stato l'orientamento negativo assunto dal sistema bancario nei confronti delle nuove operazioni industriali, anche quelle validamente sostenute da business plan seri e documentati. Oggi piu che mai occorre orientarsi verso una maggiore capitalizzazione delle imprese, sia da parte degli azionisti, che delle società di private equity e di venture capital. Ma nel breve periodo occorre sopravvivere, evitare di perdere la continuità aziendale, proseguire a produrre per restare sul mercato, far valere le qualità che contraddistinguono nel mondo il made in Italy. In materia di crisi di impresa, molto è stato scritto sulle sue cause, sull'evoluzione e sugli effetti sul sistema economico ma, di frequente, è stata trascurata la trattazione degli strumenti a disposizione dell'imprenditore o, come in tale elaborato, di Holding per la prevenzione, il riconoscimento e la sua gestione, siano essi giudiziali o extragiudiziali. Processi di turnaround, business angels, venture capitalist, new-co, piani di risanamento, accordi di ristrutturazione dei debiti, concordato preventivo sono termini che oggi per noi sono diventati di uso comune in quanto rappresentano la soluzione del problema crisi. L'impresa custodisce un insieme di beni immateriali, che vengono messi a repentaglio nel momento in cui si attraversano fasi di incertezza o di crisi. L'ingresso di nuovi soci finanziari professionali, quali sono i fondi di turnaround, garantisce l'apporto di capitali freschi ma soprattutto di competenze manageriali specializzate nella gestione di tali situazioni. I nostri Turnaround Team gestiscono crisi aziendali relativi a : - una situazione finanziaria di forte tensione; - risultati economici molto negativi da più di tre anni; - fuoriuscita delle persone chiave della società; - difficoltà nell'ottenimento di credito da pare di banche e fornitori. - aziende in crisi di liquidita' - problemi riguardanti il doppio ruolo di imprenditore/titolare - problemi di successione (passaggio generazionale) - gruppi di interesse (aziende familiari di grandi dimensioni) - problemi di vuoto manageriale Per poter effettuare un turnaround devono esistere alcune condizioni essenziali: - deve esserci un prodotto/servizio valido ed apprezzato dal mercato; - l'azienda o i marchi di prodotto devono possedere una immagine forte sul mercato, un apprezzamento da parte del consumatore; - deve esistere una richiesta dei prodotti da parte del mercato. Queste tre condizioni rappresentano il futuro dell'azienda. A seguire devono esistere le risorse finanziarie per la copertura delle perdite e per l'effettuazione del turnaround e deve esistere la volontà della Proprietà di immettere le risorse fresche necessarie all'interno dell'azienda. Senza mezzi finanziari freschi non rimane che un'unica possibilità: la cessione dell'azienda ad una nuova proprietà che ricapitalizzi, ristrutturi e quindi rilanci, puntando su prodotto, immagine e know-how distintivo dell'azienda in crisi.Se nulla di buono esiste, non rimane che seguire le procedure concorsuali fino al fallimento ultimo della società, che ovviamente non mai è la soluzione desiderata. "